Il processo di riconoscimento della cittadinanza italiana ius sanguinis, basato sulla linea di sangue, è fondamentale per i discendenti di cittadini italiani nati in Stati che adottano il principio dello ius soli. Questo articolo fornisce una panoramica chiara e dettagliata del processo di riconoscimento e delle relative procedure.
Competenza e Procedura
La competenza per il riconoscimento della cittadinanza italiana spetta al Sindaco del Comune dove il richiedente ha stabilito la residenza. Il processo richiede la presentazione di documentazione specifica e il rispetto di determinate condizioni.
Condizioni e Requisiti per l’ottenimento della cittadinanza “Ius Sanguinis”
Per esercitare il diritto alla cittadinanza ius sanguinis, è necessario soddisfare una delle seguenti condizioni:
- L’antenato italiano deve essere deceduto dopo il 17 marzo 1861, data di proclamazione dello Stato Italiano, e aver mantenuto la cittadinanza italiana fino alla sua morte.
- Nel caso di antenato donna, il diritto alla cittadinanza è trasmesso solo ai discendenti nati prima del 1º gennaio 1948, secondo specifiche circostanze.
Documentazione Richiesta
La documentazione richiesta comprende l’estratto dell’atto di nascita dell’antenato italiano emigrato all’estero, rilasciato dal comune italiano di nascita.
Procedure e Tempi di Attuazione della Cittadinanza “Ius Sanguinis”
Una volta presentata la richiesta, l’Ufficio di Stato Civile è tenuto a completare il processo entro sei mesi dalla data della richiesta, come previsto dalla legge.
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Conclusioni
Il processo di riconoscimento della cittadinanza italiana “jure sanguinis” è un processo complesso che richiede la presentazione di documentazione accurata e il rispetto delle procedure stabilite. È importante rivolgersi a professionisti competenti per il corretto espletamento delle pratiche.